mercoledì 31 ottobre 2018

World GDP by country 1960-2017

Grazie al mio contatto Facebook Gilberto Trombetta

lunedì 29 ottobre 2018

Perché le banche acquistano titoli di stato con interessi negativi?


"Se parcheggiare la liquidità presso la Bce implica il pagamento di commissioni è necessario trovare alternative più convenienti. Acquistare titoli di Stato a breve scadenza è una di queste. Un'alternativa che, per quanto antieconomica (per via dei tassi negativi), può risultare più conveniente nella misura in cui il rendimento sotto zero è comunque più favorevole rispetto alla commissione (cioè il tasso di deposito a -0,2%) che la Bce richiederebbe. In questo caso un BoT semestrale che ha un tasso negativo dello 0,055% garantisce un “premio” (se così si può dire) dell'1,45% rispetto al parcheggio Bce. In entrambi i casi insomma l'investitore ci perde ma comprando BoT la perdita è più contenuta."


Qui l'articolo completo di Andrea Franceschi sul Sole 24 Ore del 03/11/2016.

Impara le note sulla tastiera della chitarra (accordatura standard)

Con i consigli di questo articolo si può provare a colmare una lacuna di molti chitarristi, che invece di conoscere quali note stanno suonando, si limitano a memorizzare box e sequenze.

Una volta memorizzate le note delle prime due corde, è facilissimo ricavare tutte le altre. Nell'articolo ci sono questi illuminanti schemi:







Aggiungo un illuminante video dell'ottimo insegnante Antonio Orrico, che illustra chiaramente questi trucchi.


domenica 28 ottobre 2018

Prestazione occasionale o lavoro autonomo occasionale

Un chiarimento sulle differenze fra queste due fattispecie in questo articolo su La legge per tutti

Il cabarettista tedesco Volker Pispers ci spiega la truffa del debito

Forse a sentirlo dire pure da un Nobel lo capiranno... se avranno l'onestà necessaria

Floris: L'euro funziona, sì o no?
Stiglitz: No.
Floris: Questo è chiaro! Quali sono le ragioni?
Stiglitz: Beh, vede: quando hanno creato l'euro, hanno praticamente sottratto due degli strumenti più importanti di aggiustamento. Quando per esempio c'è uno shock economico, bisogna aggiustare l'economia... Hanno sottratto il traasso dinteresse e quello di cambio però non hanno sostituito nulla e quindi, ancor peggio: hanno legato le mani dell'Europa e tutti questi problemi... non si può avere un deficit superiore al 3 oppure un indebitamento superiore al 6 del PIL, bene: quei numeri sono stati inventati e non sono basati sulla scienza economica.

Quello che noi sappiamo è che l'euro funziona, eccome, ma non per il bene dell'Europa ma per il più grande progetto di redistribuzione di ricchezza verso le classi privilegiate che si sia mai visto.
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sabato 27 ottobre 2018

Musiche celebri per memorizzare gli intervalli

La distanza fra due note si chiama intervallo.
L'intervallo si misura con il numero di semitoni contenuti fra due note. Essendo infatti il semitono la distanza minima tra due note, esso si usa per misurare tutte le altre distanze e capire, dal numero di semitoni contenuti, se un intervallo, per esempio è una seconda minore (per l'appunto, un semitono), o una terza maggiore (quattro semitoni) o un' ottava (dodici) e così via.
Possiamo prendere la scala maggiore come riferimento per individuare gli intervalli: consideriamo due note della scala e contiamo quante note le separano, comprendendo nel conteggio anche la nota di partenza e quella di arrivo. Partendo dalla prima nota della scala, per esempio la scala di do, vedremo che fra do e sol ci sono: do, re, mi, fa e sol. Cinque note, quindi questo è un intervallo di quinta. Ma le cose non sono così semplici. se partiamo da due note diverse della scala, per esempio do e re, e cerchiamo un intervallo di terza, ci accorgeremo che, nel primo caso, tra do e mi, i semitoni sono quattro, mentre tra re e fa i semitoni sono solo tre, in quanto, anche se le note di distanza, compresi gli estremi sono sempre tre (do, re, mi da una parte, re, mi, fa dall'altra), la distanza tra mi e fa è di un solo semitono. Quindi non esistono solo gli intervalli di seconda, terza, quarta, ecc., ma gli intervalli maggiori, minori, giusti, aumentati, diminuiti.
Ovviamente l'intervallo resta della stessa ampiezza sia salendo dalla nota più bassa che scendendo da quella più alta.
Prendendo come riferimento la scala maggiore, troveremo successivamente, intervalli di SECONDA MAGGIORE, TERZA MAGGIORE, QUARTA GIUSTA, QUINTA GIUSTA, SESTA MAGGIORE, SETTIMA MAGGIORE, OTTAVA GIUSTA

E' importante che il nostro orecchio riconosca quale intervallo sta ascoltando, e non c'è modo migliore per riconoscerlo che ricordare esempi tratti da musiche famosissime che tutti conosciamo. 

Per gli esempi che seguiranno mi riferirò al libro di Blake Neely, Pianoforte e tastiere per negati, Trad. it. di Francesca Mastruzzo, Milano, Oscar manuali Mondadori, 1a ed 2010, isbn: 978-88-04-59883-1 e al video che ho messo alla fine del post, tratto dal canale Youtube di Samuel Sciarra, che consiglio vivamente per la chiarezza e la ricchezza di argomenti.

SECONDA MINORE (un semitono. Es. do-re mi-fa si-do)
Neely: le primissime note di Per Elisa di Beethoven
Sciarra: colonna sonora dello Squalo, di John WilliamsGyörgy Ligeti - Musica Ricercata, II [Mesto, Rigido E Cerimoniale] presente nella colonna sonora di Eyes wide shut quando Tom Cruise si ritrova all'esterno della villa
SECONDA MAGGIORE (un tono, o due semitoni. Es. do-re mi-fa si-do)
Neely e Sciarra: le primissime note di Happy birthday
Sciarra: prime due note di Strangers in the night
TERZA MINORE (un tono e un semitono, o tre semitoni. Es. do-mi mi-sol)
Neely: il secondo blocco di quattro note dell'inizio della Quinta Sinfonia di Beethoven
Sciarra: le prime due note della famosa intro di Smoke on the water
TERZA MAGGIORE (due toni, o quattro semitoni. Es. do-mi mi-sol)
Neely: il primo blocco di quattro note dell'inizio della Quinta Sinfonia di Beethoven. Quindi le prime otto note della Quinta forniscono esempi di intervalli di terza minore e terza maggiore.
QUARTA GIUSTA (cinque semitoni. Es. do-fa)
Neely: inizio di I've been working on the railroad, tema della Sinfonia incompiuta di Schubert, prime due note della Marcia nuziale dal Lohengrin di Wagner
Sciarra: La marsigliese, Love me tender
TRITONO (sei semitoni, che corrispondono esattamente a mezza ottava: partendo dal do, possono essere visti come una quarta aumentata, do-fa, o una quinta diminuita, do-sol♭.Un tritono nella scala maggiore è presente tra fa e si)
Neely e Sciarra: prime due note di Maria di Leonard Bernstein, da West side story
Sciarra: sigla dei Simpson
QUINTA GIUSTA (sette semitoni. Es. do-sol)
Neely e Sciarra: le prime due note del tema di Star Wars
Neely: inizio di Twinkle, Twinkle, little star. Una quinta discendente è anche all'inizio del tema dei Flintstones (Flintstones! meet the Flintstones!) e quello di The way you look tonight e soprattutto del Minuetto n. 2 dai Quaderni di Anna Magdalena Bach.
La Marcia nuziale dal Lohengrin di Wagner contiene, in successione, una quarta giusta e una quinta giusta.
Sciarra: le prime due note di also sprach Zarathustra  
SESTA MINORE (otto semitoni. Es do-la sol-mi)
Neely: parodia di My Bonnie lies over the ocean
Sciarra: colonna sonora di Love story
SESTA MAGGIORE (nove semitoni. Es do-la sol-mi)
Neely: My bonnie lies over the ocean
Sciarra: prime due note di My way (ascendente), ritornello di Soli di Celentano
SETTIMA MINORE (dieci semitoni. Es do-la sol-mi)
Neely: prime due note di Somewhere di Leonard Bernstein, da West side story
Sciarra: la cumparsita
SETTIMA MAGGIORE (undici semitoni. Es do-si)
Neely: -
Sciarra: parte iniziale del ritornello di Take on me degli A-ha
OTTAVA GIUSTA (dodici semitoni)
Neely e Sciarra: inizio di Over the rainbow
Ehi-oh Biancaneve e i sette nani




venerdì 26 ottobre 2018

Gentrificazione

Ho scoperto casualmente l'esistenza di un fenomeno urbanistico e sociologico al quale ho inconsapevolmente assistito lungo tutta la mia vita: la Gentrification.
Può succedere che il rinnovamento dei quartieri urbani degradati attraverso l'afflusso di residenti più abbienti determini un  può migliorare la qualità materiale di un quartiere, ma, aumentando i prezzi degli immobili può anche costringere il trasferimento di residenti e aziende verso aree periferiche a costo più basso, strappando via le persone dal quartiere in cui hanno sempre vissuto.

giovedì 25 ottobre 2018

Vecchiaia


La vecchiaia è un' impietosa perdita progressiva di tutto ciò che costituisce l'essenza della vita, il suo senso, il suo gusto. Se poi non hai il dono della fede, e non ti rimane nessuno, o se chi ti rimane è un figlio indegno, ogni giorno può diventare una gabbia soffocante di disperazione e paura. A quasi un anno di distanza dalla dies horribilis del due giugno 2015, il pensiero è sempre, ossessivamente lì. Ho provato con tutto me stesso a rendere sereni quei giorni in cui il declino cominciava a rendersi evidente, dappertutto fuorché nel cervello, ma la mia stessa ansia di riuscirci, mi ha fatto compiere molti errori. Ho cercato di far vivere mia madre esattamente come voleva lei, libera in casa sua, senza estranei in casa a darci una mano, ma non ho saputo trasformarmi nell'uomo di casa che avrei potuto essere, oppure forse avrei dovuto impormi, e trovarle un aiuto, femminile, capace di accudirla come un figlio maschio non avrebbe mai potuto. Ho cercato di non lasciarla mai sola, cercando di lavorare da casa, ma così mi sono imbattuto così in imbroglioni e truffatori che hanno approfittato della mia debolezza. Avrei dovuto quindi nasconderle l'entità di questi errori, ma la sua implacabile lucidità mi ha reso impossibile mentirle. Avrei dovuto insistere per ottenere più esami e visite specialistiche a domicilio, ma mi sono arreso davanti al cinismo e all'indifferenza del medico di famiglia e perfino delle tanto decantate associazioni di volontariato (che ora più che mai considero solo squallide fabbriche di vernice per sepolcri). Fai una cosa credendo di far bene, e avresti potuto farne mille altre meglio. In fondo, avevano ragione i cari Riccardo e Ivan, dicendomi che il mio licenziamento era in fondo stato un regalo, che mi aveva dato due anni per vivere pienamente la mia famiglia, prima di perderla. Alla fine, hanno fatto più del bene quei due ingrati datori di lavoro di quanto non abbia fatto io mettendocela tutta.
20 maggio 2016

mercoledì 24 ottobre 2018

Non a caso, in questi tre anni mi sono procurato il diabete

Ad avere un collega che pratica lo yoga si imparano anche queste cose
https://www.karmanews.it/21210/il-cibo-come-percorso-di-consapevolezza/

L'arte della procrastinazione

Non avevo mai sentito descrivere meglio quello che è stato tutta la vita il mio più grosso problema.
Sapevo di non essere solo, ma non che anche gli altri provassero GLI IDENTICI STATI D'ANIMO CHE PROVO IO. Un'esperienza commovente...

lunedì 22 ottobre 2018

Né Ron né Jackson Browne

The Road è una canzone scritta, sia per il testo che per la musica, dal cantautore statunitense Danny O' Keefe, e da lui incisa nel 1972 ed inclusa nel suo album O' Keefe.

Sono affascinato da questi autori che, almeno una volta nella loro carriera, sono riusciti a essere grandissimi.
Adoro questa canzone da quando, adolescente, ne sentii la versione italiana. 
Mi piace pensare che tutti noi, almeno una una volta, se lavoriamo e lavoriamo, possiamo salire di livello e fare qualcosa che ci sopravvivrà.

Versione originale del 1972:


Danny O'Keefe Live at McCabe's 25/05/2012:


Ripassino di armonia for dummies

In questo ottimo articolo:
http://www.jazzitalia.net/lezioni/armonia/ar_intervalli.asp#.W82YTNczaM8

Spiegazione del perché certi intervalli sono detti maggiori o minori e altri giusti:
Si fa riferimento alla scala maggiore (TTSTTTS) e alla scala minore (TSTTSTT) di una stessa nota.
Es: la scala maggiore di DO è: Do Re Mi Fa Sol La Si Do
      la scala minore di DO è: Do Re ♭Mi Fa Sol ♭La ♭Si Do
Confrontando queste due scale, notiamo che'intervallo Do - Mi nella scala di Do maggiore è una 3a. Anche l'intervallo Do - Mib nella scala di Do minore è una 3a, ma non è uguale. Do - Mib è più piccola: dista un tono e mezzo e non due toni, come invece accade per Do - Mi.
Stessa cosa per Do - La (4 toni e mezzo) e Do - Lab (4 toni e basta)
L'intervallo Do - Fa (4a) invece non cambia e neppure Do -  Sol (5a).
Quindi questi ultimi intervalli si dicono giusti perché non risentono del cambiamento di modo.
Gli altri invece cambiano a seconda del modo: sono più lunghi (4 semitoni anziché 3) nel modo maggiore rispetto a quanto lo sono nel modo minore. Nel primo caso si chiamano maggiori, nel secondo minori.
Anche Do Re rimane di due semitoni, ma non viene considerata fra gli intervalli giusti perché gli intervalli giusti, si vedrà èpoi, hanno il rivolto giusto, mentre il rivolto della seconda maggiore è una settima minore.

Regola Aurea N. 1: La somma di un intervallo con il suo rivolto dà 9.

Regola aurea n. 2: Il rivolto di un intervallo maggiore è minore, e viceversa. Il rivolto di un intervallo giusto è giusto

Regola Aurea n. 3: Il rivolto di un intervallo eccedente è diminuito, e viceversa.

Ecco l'indirizzo della prima lezione del corso di armonia di Gio Rossi, di cui questo era un allegato:
http://www.jazzitalia.net/lezioni/armonia/ar_lezione1.asp#.W828JNczaM8

venerdì 19 ottobre 2018

Vincitori e vinti di una crisi che non finirà mai

Leggendo il bellissimo articolo sul blog sakeritalia.it, si ha chiaro ancora di più a chi è servita questa decennale crisi, a chi convengono i valori dell'individualismo e del liberalismo che sono stati imposti come verità scientifiche "senza alternative, e chi sono i veri padroni degli utili idioti che si credono di sinistra difendendo cause residuali, sbagliate e contro natura.
Questa crisi non finirà mai, perché è funzionale ad arricchire i ricchi e a trasformare tutti gli altri in una classe di diseredati, ricattati con lavori precari, disincentivati a risparmiare da un sistema finanziario senza regole, privati delle proprie case da tassazioni che puntano proprio a quello, che spendono tutto il proprio magro reddito in consumi.
Il più grande furto della storia dell'Umanità.
Se vi fa fatica leggere, forse potrebbe bastarvi il grafico tratto da quell'articolo:

Banche pubbliche e indipendenza di uno Stato

Se l’Italia avesse un sistema di banche pubbliche importante come la Germania (più del 50%), potrebbe utilizzarle per “gestire” il debito pubblico in modo da pagare quasi zero di interessi, azzerando anche lo Spread maledetto. (Ilaria Bifarini)

https://scenarieconomici.it/ci-stracciano-i-maroni-con-lo-spread-di-fabio-conditi/

giovedì 18 ottobre 2018

Rap Lamento

Francesco Di Gesù è l'unico vero poeta che pratica questo genere in Italia

mercoledì 17 ottobre 2018

N26 e gli altri conti gratuiti

Questo articolo di Altroconsumo illustra il funzionamento della banca diretta tedesca.e propone altre alternative, tra cui un conto che addirittura remunera le giacenze: quest'ultimo, riservato ai soci Altroconsumo, garantisce l'1 % lordo per depositi fino a 25000 euro (fino a 50000 se il conto è cointestato)  Ecco il link.

martedì 16 ottobre 2018

L'AGI, I BOT E IL PREZZO DELLA LIBERTA' di Guido Grossi

Si potrebbe pensare, ad essere maliziosi, che a Francoforte (ma magari anche a Londra, New York e nelle altre piazze finanziarie del mondo), ci stiano seriamente pensando, a quello che lascia intendere la nota dell'AGI, Agenzia Giornalistica Italiana (vedi link [...]):

usare una "crisi di liquidità"

del Governo

ma, attenzione attenzione, va bene anche una crisi di liquidità che proviene dal sistema bancario privato (che, oltretutto, non si può neppure definire italiano, visto che le grandi banche sono controllate da stranieri)

per strozzare l'Italia e piegarla, volente o nolente, a fare le famose Riforme Strutturali

quali?

quelle che servono ad obbligare tanto lo Stato quanto i privati cittadini a svendere le aziende e gli immobili, le terre, i monumenti e le isole, ed a privatizzare l'acqua, la sanità, i trasporti, insomma: tutto. E, naturalmente, ad usare i nostri risparmi depositati su quelle banche per coprire i buchi dei loro bilanci, attraverso la procedura del bail-in.

Come arriva una crisi di liquidità? 

La crisi di liquidità sia del Governo che del sistema bancario, arriva matematicamente se le agenzie di rating squalificano lo Stato italiano. Attenzione: si devono pronunciare nei prossimi giorni !!

Questo è un "grilletto" che abbiamo puntato alla tempia, e lo dobbiamo sapere, ma proprio tutti
fate circolare, per favore.

Ci sono persone nel mondo che ci vogliono talmente bene da ritenere necessario "educarci", a noi italiani, con quelle riforme.

Altre, forse, hanno semplicemente paura della verità che l'Italia può diffondere, con l'esempio: della finanza speculativa sopra nazionale, quella che governa il mondo, se ne può fare a meno.

Questa idea è tanto vera quanto spaventosa, per chi di finanza vive, insensibile alla devastazione della vitalità di popoli interi, come la Grecia dimostra.

Spiega anche, questo "grilletto" parlante, puntato alla tempia, a chi lo vuole intendere, l'atteggiamento apparentemente ondivago del Governo. Che fa disperare più di un cittadino, sia fra quelli  che si aspettavano di più; sia, all'opposto, fra quelli che gridano allo sperpero (insensibili allo spreco di vite umane, fra i disoccupati, i poveri ed i precari)

Credo che gli uni e gli altri, di fronte al pericolo, si dovrebbero dare pace, e porsi l'obiettivo, che è comune, di difendere la libertà del paese. La responsabilità di decidere del nostro destino in piena autonomia. Senza bisogno né di essere aiutati finanziariamente, né tanto meno "educati" da chi, dall'estero, ci vuole bene, ma a modo suo.

Mai come oggi, abbiamo bisogno di stringerci attorno alle nostre Istituzioni. Di sentirci uniti, e forti.

Io questo Governo non l'ho votato: né Lega, né M5S.

Ma mai come oggi, da decenni a questa parte, mi sento rappresentato nel tentativo, per quanto velato, di dire NO, un fermo NO, alle pretese assurde dei signori dei mercati. Perché sono quelle pretese, prima di ogni altra cosa, ad avere svilito, mortificato, imbrigliato la piena responsabilità della Politica. In Italia come nel mondo.

Il senso dell'articolo AGI, bada bene, è basato su una "affermazione" implicita, non detta, non documentata, non provata: l'Italia ha bisogno di aiuti finanziari internazionali.

E' falso. E lo sappiamo. Siamo ricchi, perfino finanziariamente, e possiamo dimostrarlo, con i fatti, non con le parole.

Possiamo decidere di farlo, decidendo di comprarli noi, i titoli di Stato che la finanza internazionale volesse decidere di svendere, per "educarci".

Se il Governo mi da un segnale

io risponderò, positivamente.

p.s.: io non sono malizioso; penso che certi "avvertimenti" siano utili.Ci richiamano alla nostra responsabilità. In fondo, il mondo intero, dall'Italia questo si aspetta: che diventi pienamente responsabile. Abile a dare risposte.

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Qui il link al post originale su Facebook.

domenica 14 ottobre 2018

The Things that Matter

Postai su Facebook questa poesia del 1905 di E. Nesbit il 6 giugno 2015 alle ore 18:11, quattro giorni dopo che mia Madre se n'era andata. Ciò che più mi ossessionava era il bisogno di credere non solo alla vita dopo la morte, ma alla conservazione dell'identità, della memoria di chi siamo stati in questa vita, delle persone che abbiamo conosciuto e dei sentimenti che abbiamo provato. L'invocazione finale di questo brano rappresentava esattamente quello che provavo.

Now that I’ve nearly done my days,
And grown too stiff to sweep or sew,
I sit and think, till I’m amaze,
About what lots of things I know:
Things as I’ve found out one by one–
And when I’m fast down in the clay,
My knowing things and how they’re done
Will all be lost and thrown away.


There’s things, I know, as won’t be lost,
Things as folks write and talk about:
The way to keep your roots from frost,
And how to get your ink spots out.
What medicine’s good for sores and sprains,
What way to salt your butter down,
What charms will cure your different pains,
And what will bright your faded gown.


But more important things than these,
They can’t be written in a book:
How fast to boil your greens and peas,
And how good bacon ought to look;
The feel of real good wearing stuff,
The kind of apple as will keep,
The look of bread that’s rose enough,
And how to get a child asleep.


Whether the jam is fit to pot,
Whether the milk is going to turn,
Whether a hen will lay or not,
Is things as some folks never learn.
I know the weather by the sky,
I know what herbs grow in what lane;
And if sick men are going to die,
Or if they’ll get about again.


Young wives come in, a-smiling, grave,
With secrets that they itch to tell:
I know what sort of times they’ll have,
And if they’ll have a boy or gell.
And if a lad is ill to bind,
Or some young maid is hard to lead,
I know when you should speak ‘em kind,
And when it’s scolding as they need.


I used to know where birds ud set,
And likely spots for trout or hare,
And God may want me to forget
The way to set a line or snare;
But not the way to truss a chick,
To fry a fish, or baste a roast,
Nor how to tell, when folks are sick,
What kind of herb will ease them most!


Forgetting seems such silly waste!
I know so many little things,
And now the Angels will make haste
To dust it all away with wings!
O God, you made me like to know,
You kept the things straight in my head,
Please God, if you can make it so,
Let me know something when I’m dead.

Bee Gees - I've Gotta Get a Message to You



Classificazione delle chitarre semiacustiche

https://www.musicoff.com/didattica/didattica-liuteria/la-classificazione-delle-chitarre-semiacustiche

Classificazione delle chitarre acustiche

https://www.accordo.it/article/viewPub/68222

Pomplamoose 1

Tom Brier 1

Something stupid

sabato 13 ottobre 2018

La cospirazione liberale. Video indispensabile.

Singolare che la verità la dicano quasi sempre dei comici.
La Anstalt e i neoliberali del Mont Pelerin

Il furto del debito pubblico, spiegato bene

Moneta fiscale

"La migliore trasmissione sulla Moneta Fiscale che sia stata fatta negli ultimi anni" (Stefano Sylos Labini)

Aforismi 1

Con sprezzo del ridicolo.

venerdì 12 ottobre 2018

Ci sono cavi USB che trasportano dati e corrente e altri che trasportano solo la corrente
Dalla pagina Facebook di Stefano Sylos Labini:
Paolo Leon è stato non solo uno dei più grandi economisti keynesiani del dopoguerra, mai sufficientemente apprezzato e ascoltato, ma è stato soprattutto un uomo di  straordinaria onestà intellettuale e coerenza. Iscritto nel partito socialista dagli anni ’60 fu espulso da Craxi nel 1981. Quando Paolo parlava delle privatizzazioni del centrosinistra degli anni ’90 mi faceva l’analogia di una muta di cani da slitta inseguita dai lupi: quando si avvicinano troppo – diceva – tu puoi anche staccare un cane per darlo in pasto ai lupi, ma in un attimo il terreno che hai guadagnato scompare e i lupi si rifanno sotto più famelici di prima. Qui c’è la recensione del bellissimo libro di Paolo Leon “Il capitalismo e lo Stato. Crisi e trasformazione delle strutture economiche” scritta con Giorgio Ruffolo.>>
Così è fallita la Reaganomics

Orizzonte48: RECENSIONE DE GRAUWE - PARTE II: "L'IMPOSSIBILITA'...

Orizzonte48: RECENSIONE DE GRAUWE - PARTE II: "L'IMPOSSIBILITA'...: (Ho dovuto abolire le immagini di "illustrazione" introduttiva, perché la piattaforma blogger mi intima di cancellare contenuti c...

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