Si potrebbe pensare, ad essere maliziosi, che a Francoforte (ma magari anche a Londra, New York e nelle altre piazze finanziarie del mondo), ci stiano seriamente pensando, a quello che lascia intendere la nota dell'AGI, Agenzia Giornalistica Italiana (vedi link [...]):
usare una "crisi di liquidità"
del Governo
ma, attenzione attenzione, va bene anche una crisi di liquidità che proviene dal sistema bancario privato (che, oltretutto, non si può neppure definire italiano, visto che le grandi banche sono controllate da stranieri)
per strozzare l'Italia e piegarla, volente o nolente, a fare le famose Riforme Strutturali
quali?
quelle che servono ad obbligare tanto lo Stato quanto i privati cittadini a svendere le aziende e gli immobili, le terre, i monumenti e le isole, ed a privatizzare l'acqua, la sanità, i trasporti, insomma: tutto. E, naturalmente, ad usare i nostri risparmi depositati su quelle banche per coprire i buchi dei loro bilanci, attraverso la procedura del bail-in.
Come arriva una crisi di liquidità?
La crisi di liquidità sia del Governo che del sistema bancario, arriva matematicamente se le agenzie di rating squalificano lo Stato italiano. Attenzione: si devono pronunciare nei prossimi giorni !!
Questo è un "grilletto" che abbiamo puntato alla tempia, e lo dobbiamo sapere, ma proprio tutti
fate circolare, per favore.
Ci sono persone nel mondo che ci vogliono talmente bene da ritenere necessario "educarci", a noi italiani, con quelle riforme.
Altre, forse, hanno semplicemente paura della verità che l'Italia può diffondere, con l'esempio: della finanza speculativa sopra nazionale, quella che governa il mondo, se ne può fare a meno.
Questa idea è tanto vera quanto spaventosa, per chi di finanza vive, insensibile alla devastazione della vitalità di popoli interi, come la Grecia dimostra.
Spiega anche, questo "grilletto" parlante, puntato alla tempia, a chi lo vuole intendere, l'atteggiamento apparentemente ondivago del Governo. Che fa disperare più di un cittadino, sia fra quelli che si aspettavano di più; sia, all'opposto, fra quelli che gridano allo sperpero (insensibili allo spreco di vite umane, fra i disoccupati, i poveri ed i precari)
Credo che gli uni e gli altri, di fronte al pericolo, si dovrebbero dare pace, e porsi l'obiettivo, che è comune, di difendere la libertà del paese. La responsabilità di decidere del nostro destino in piena autonomia. Senza bisogno né di essere aiutati finanziariamente, né tanto meno "educati" da chi, dall'estero, ci vuole bene, ma a modo suo.
Mai come oggi, abbiamo bisogno di stringerci attorno alle nostre Istituzioni. Di sentirci uniti, e forti.
Io questo Governo non l'ho votato: né Lega, né M5S.
Ma mai come oggi, da decenni a questa parte, mi sento rappresentato nel tentativo, per quanto velato, di dire NO, un fermo NO, alle pretese assurde dei signori dei mercati. Perché sono quelle pretese, prima di ogni altra cosa, ad avere svilito, mortificato, imbrigliato la piena responsabilità della Politica. In Italia come nel mondo.
Il senso dell'articolo AGI, bada bene, è basato su una "affermazione" implicita, non detta, non documentata, non provata: l'Italia ha bisogno di aiuti finanziari internazionali.
E' falso. E lo sappiamo. Siamo ricchi, perfino finanziariamente, e possiamo dimostrarlo, con i fatti, non con le parole.
Possiamo decidere di farlo, decidendo di comprarli noi, i titoli di Stato che la finanza internazionale volesse decidere di svendere, per "educarci".
Se il Governo mi da un segnale
io risponderò, positivamente.
p.s.: io non sono malizioso; penso che certi "avvertimenti" siano utili.Ci richiamano alla nostra responsabilità. In fondo, il mondo intero, dall'Italia questo si aspetta: che diventi pienamente responsabile. Abile a dare risposte.
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